6 mesi dopo i fatti del 5 Ottobre che hanno visto la città di Cagliari militarizzata e il corteo vietato per MOTIVI POLITICI dalla Questura locale, Il disegno di legge 1660 si è tramutato in decreto ed è entrato in operatività proprio oggi dopo la firma del presidente della Repubblica.
Le poche modifiche attuate sul disegno portano ancora quelle misure che criminalizzano la lotta anticoloniale del nostro popolo contro le nuove servitù energetiche, l’occupazione militare e le istanze di chi nella nostra Terra vuole vivere e lavorare con dignità, di chi vuole vederla lìbbera, dígna e indipendenti.
L’Italia muove contro di noi il pugno di ferro, muove contro i sardi una repressione inaudita, è ora di prendere coscienza e di capire da che parte stare, è ora di prendere una linea comune e vedere nei fatti le strategie di uno stato coloniale, l’ipocrisia di chi in Sardegna lavora per la repressione italiana e di chi fa finta opposizione stringendo le mani ai capitalisti e ai generali, chi pensa di rappresentarci con la bandiera di chi ci opprime stretta sul busto.
Tra guerra, genocidio, colonizzazione, come UNIGCOM invitiamo le realtà della nostra Terra a una radicale presa di coscienza.
L’invito della nostra gioventù militante è la presa di una posizione radicale che oggi più che mai dobbiamo far valere per difendere la nostra dignità, il nostro futuro, una presa di posizione nella via all’indipendentzia.
A FORAS S’ITALIA.