Dopo gli avvenimenti che hanno scandito la settimana scorsa con l’invito di un docente dell’istituto israeliano del Technion di Haifa nell’Università di Cagliari, l’ora ex presidente dell’associazione “Sardos Pro Israele”, Mario Carboni, ne ha scritta un altra delle sue arrivando ad affermare “Gaza delenda est”.
Nel suo post, successivamente eliminato, Carboni paragona Gaza alla Berlino del 1945, asserendo alla compicità dei civili e invocando al raderla al suolo e di conseguenza alla pulizia etnica e allo sterminio della sua popolazione.
Dopo queste affermazioni Carboni ha annunciato le sue dimissioni dall’associazione che immediatamente ha provato a difendersi accusando chi ha dissentito e risposto a queste assurdità di “antisemitismo.
Cambiato capetto per noi la situazione non cambia. La fantomatica associazione culturale che da anni si nasconde dietro la cultura e la storia ebraica, infatti, si è dimostrata essere negli anni uno spaurachio infame per essere sede e portavoce della propaganda israeliana, espressasi anche con teorie pseudoscientifiche e pseudostoriche atte a giustificare un legame che lo stato di Israele dovrebbe avere con la Sardegna.
Associazione che sotto la giunta Solinas era finanziata annualmente per la cifra di 100mila euro e che oggi nasconde i suoi bilanci; associazione che inneggia quotidianamente al genocidio del popolo Palestinese, che a Settembre viene conseguentemente colpita da un azione di imbrattamento e accusa senza prove un nostro compagno e chi in Sardegna sostiene la resistenza del popolo Palestinese e Libanese.
Questa associazione, che di culturale non ha niente, è a tutti gli effetti una vera e propria ambasciata dell’entità sionista in Sardegna, un associazione fascista che infanga la storia e il nome della comunità ebraica e sarda, un associazione che fa da macchina di propaganda allo stato di israele e i suoi interessi nella nostra terra.
Dopo più di un anno di genocidio la presenza di un associazione dichiaratamente filo israeliana non può avere nessuno spazio di confronto, nessuno spazio di normalizzazione nella nostra città e nella nostra terra.
A FORAS SU SIONISMU DE SA SARDIGNA. LÍBERA SA PALESTINA.